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La notte è da sempre il momento della giornata in cui si può finalmente dismettere l'armatura necessaria al quotidiano combattere. È l'ora della riflessione e della malinconia, ma anche della riconquista di sé e della propria intimità. Il corpo esausto si abbandona al buio, si rincorrono con la mente improbabili sogni e ci si arrende al riposo in attesa di un'alba che dischiuda un orizzonte nuovo, autentico, oltre le nevrosi delle nostre frenetiche esistenze. Tutte le insonnie della mia vita si offre dunque al lettore come il diario di un viaggio attraverso questi momenti, come il resoconto interiore di un altro modo di vedere le cose, più profondo e 'notturno', per questo rivelatore e illuminante sulla parte più autentica dell'esse- re uomini e donne oggi. Attraverso il filtro dell'insonnia si delinea infatti un'altra vita, per dirla con Neruda, una "pergola" sotto cui il meriggio dell'esistenza appare meno arso e desolato, ma anche dove i silenzi si allungano e le solitudini ci prendono per mano per condurci, senza paura, alla verità prima delle cose.